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lunedì, febbraio 20, 2006

Commercio equo e solidale



Che ne pensate del commercio equo e solidale?
Quello senz'altro più diffuso è lo shopping solidale, fenomeno ancora di nicchia ma in larga ascesa anche in Italia. Guardatevi intorno e (non come supermercati e negozi di vestiti o bar) troverete esemplari delle cosiddette 'Botteghe della solidarità'.
Ma quale è il fine ultimo di questa nuova coscienza etica che sta avanzando?
A differenza del consumismo di massa, quello solidale instaura una realtà con il singolo prodotto artigianale. A differenza di ciò che si sente spesso in giro questo tipo di commercio dà lavoro alle popolazioni del terzo mondo senza sfruttarle.
Cosa che colpisce molto questa volta è che i primi a promuoverlo sono stati grandi stilisti da Giorgio Armani a Cesare Paciotti fino ad arrivare a Calvin Klein e Tod's.
Fa più piacere oggi comprare abiti, vestiti, borse, oggetti d'arredamento griffati ma che abbiano dietro un'etica morale e soprattutto ecologica.
Si perchè spesso 'equo' fa rima con 'eco' perchè vivere in un mondo più pulito significa rispettare e rispettarci.
Spero personalmente in un'avanzata galoppante di questo 'consumismo coscenzioso' anche se al momento permettetemi un po' di scetticismo.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao Nuvola, la mia pausa è di una settimana, poi da lunedì prossimo si torna tutti sotto a correre da una parte all'altra! Se fosse possibile ti trasferirei una bella pausa pure a te, ma non so come si fa... Passa a trovarmi quando vuoi :)

Buona giornata

9:07 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Cara Nuvola, se devo essere sincero questa storia del commercio equo solidale mi puzza un po'.
Magari ci sarà qualcosa di vero e i produttori guadagneranno una piccola percentuale in più.
Ma ricordo un post di un tale (avrei fatto bene a farne copia), che parlando di questo tipo di commercio diceva chiaramente che dietro c'era la solita organizzazione di sinistra. Tanto è vero che, diceva lui, certi negozi erano delle vere e proprie succursali delle sezioni politiche.
E siccome, ripeto, anch'io sento puzza di bruciaticcio, non ho difficoltà a crederci.
Sarei davvero curioso di sapere quanto va ai produttori.
Mi ricorda tanto un famoso concerto fatto da Pavarotti ed amici per beneficienza. Doveva servire a finanziare attività sociali in uno stato africano, ma non ricordo quale.
Ricavato 600 milioni di vecchie lire.
Qualche tempo dopo a "Report" fecero un servizio su quella manifestazione e scoprirono che di quei 600 milioni agli africani erano arrivate briciole. Il grosso era finito nelle mani di varie società coinvolte nell'organizzazione che tratennero quasi interamente il ricavato per spese varie di organizzazione.
Questo è!
Ma non voglio scoraggiarti.
Comprali pure tranquillamente, tanto...
Buona giornata :)

5:44 AM

 
Blogger Nuvola said...

Spero tanto che non sia così!!
Quelli di cui parlo io sono spazi all'interno di negozi griffati (Armani, Tod's) che comunque fanno delle linee proprio destinate a questo tipo di commercio.
Non credo alle succursali di partiti di sinistra in questo caso, anche se ce ne sono tanti di negozietti così. Di quelli meglio non fidarsi!!!!!
Grazie per aver espresso il tuo parere.
Un saluto
Nuvola

3:18 PM

 
Blogger Nuvola said...

Ciao Muriel, benvenuta!
Se scopri come fare a trasferire la settimana di vacanza su di me fai pure senza problemi!
Un bacio,
Nuvola

3:20 PM

 

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